Ricchezza, fama e potere; il One Piece è ciò di più distante da tutto questo.
Nella personale teoria che andrò ad esporre non ho la pretesa di ipotizzare come si figurerà il One Piece, come esso sarà rappresentato materialmente, ma andrò ad ipotizzare cosa esso potrebbe rappresentare idealmente.
Secondo me il One Piece rimanda al concetto vedico di Advaita: “tutto è uno”. La pluralità delle cose, quali appaiono ai nostri sensi, è un’illusione fallace, mentre l’Unico Esistente è l’Uno Tutto.
Nello scorso post ho paragonato il Gear 5 a Shiva danzante, Shiva danzante rappresenta appunto l’Uno, la mente universale, il tutto.
Shiva (Nika) danzando crea il mondo delle cose materiali proiettando fuori da sé significati.
Nella danza di Shiva l’Uno si spezza volontariamente in tanti frammenti chiamati menti individuali.
L’individuo però si dimentica di essere parte del tutto e diventa un ego, distinto e separato (il nano schiacciato dal piede destro di Shiva).
L’ego viene attratto dalle cose materiali, le cerca incessantemente e soffre poiché anche se le raggiunge esse sono effimere e prima o poi cessano a differenza dell’essere, dell’Uno, che è immortale.
Teach insieme a IM Sama rappresenta proprio l’ego separato dal tutto, sono infatti entrambi ossessionati dalla sete di potere e dalla sete di possedere. Barbabianca riconosce la vera essenza di Teach (ego separato dal tutto) e profetizza che Teach non è colui che Roger stava aspettando.
Inoltre chi si dimentica che “Tutto è Uno”, oltre a vivere nella sofferenza, vive anche nella costante paura di perdere ciò che ha, paura del dolore e dalla morte fisica.
Gol D. Roger ha sorriso nel momento della morte poiché ormai parte del tutto, consapevole che il mondo materiale è impermanente, e “prima o poi arriverà qualcuno che si farà carico del peso di quei secoli sulle proprie spalle e sfiderà il mondo intero” IM Sama al contrario ha una fottuta paura della morte e infatti è andato/a alla ricerca di un corpo immortale.
Infine è facile capire come Gol D. Roger abbia trovato il One Piece, egli è riuscito a ricongiungersi al Tutto, né è prova il fatto che possa sentire “la voce di tutte le cose”.