Due parole sul capitolo

Buonsalve,
La miniavventura di Yamato, a me, sta piacendo. Nel senso, non mi è dispiaciuto vedere scene di quotidianità tranquille.
Poi questa in particolare è anche abbastanza profonda se così vogliamo definirla. A me a colpito vedere Yamato che uscendo dalla capitale dove era ben voluta e coccolata (e non ha caso ha insistito con molte vignette di coccole), si è imbattuta in bambini che le hanno tirato dei sassi perché figlia di Kaido.
Pensava lei che era tutto rose e fiori e tutti amici, ma no.
Sarà un’altra sfida per lei ora questo viaggio iniziato con ingenuo entusiasmo.
Probabilmente dovrà conquistarsi il popolo e penso che si prenderà non pochi insulti nel suo pellegrinare.

La parte di Stussy e Kaku anche questa molto intensa, Kaku la scaccia in malomodo per salvarla da Lucci, è evidente che quest’ultimo la ammazzerebbe all’istante se la vede. Kaku vorrebbe tenerla con sé (e chi non vorrebbe). Ma Lucci è spietato, lo sa bene. (che tristezza però)

Il resto del capitolo solite mazzate improbabili e buffe.
Ma poi, se lo scopo era solo caricare uno slancio per Rufy, perché hanno usato l’haki sti idioti? XD. E infatti Rufy lo dice pure che fa male per l’ambizione.
Andava bene anche senza per imprimere solo forza, l’haki serve solo a fare male ad un fruttato.. XD comicità alla Oda.
Anche Bonny sembra aver usato ambizione, interessante.. Sta bimbetta è fortissima (come carattere), la adoro.

Il gigante di ferro, chiamarlo come la parola per animare il golem di praga è una genialata e una citazione davvero affascinante. Che diavolo ha combinato nei 100 anni di vuoto sta gente? Questa storia è più curiosa che mai ora.
Perché chiedeva scusa il robottone? Il golem ha distrutto quello che doveva proteggere nella leggenda citata, sarà qualcosa di simile?

Oda è un pazzo geniale, riesce a mescolare tutto e il contrario di tutto con una coerenza e una maestria disarmante.

Riporto un estratto dal massimo esperto internet:
La parola “emet” (verità) fu posta sulla fronte del gigante d’argilla.

Il Golem avrebbe obbedito ad ogni ordine del Rabbino e avrebbe aiutato e protetto la popolazione del Ghetto ebraico. Col tempo il Golem si fece sempre più grande ma anche sempre più violento e comincio ad uccidere e a spargere il terrore. Al Rabbi Loew venne promesso che la violenza contro gli ebrei sarebbe cessata se il Golem fosse stato distrutto. Il Rabbino acconsenti. Eliminando la prima lettera dalla parola “emet”, facendola così diventare “met” (morte), venne tolta la vita al Golem. Secondo la leggenda, il Golem fu riportato di nuovo in vita dal figlio del Rabbi Loew e potrebbe ancora oggi vegliare su Praga.